Più tardi.
Parleremo più tardi.
Ti chiamerò più tardi.
Ci vediamo più tardi.
Faremo una passeggiata più tardi.
Ti dirò come mi sento più tardi.
Lasciamo tutto per il dopo e ignoriamo il fatto che il “dopo” non ci appartiene.

Nel trambusto della vita quotidiana, la procrastinazione sembra una soluzione innocua per affrontare lo stress. Ci diciamo che affronteremo le cose “più tardi”, che troveremo il tempo per le conversazioni, per esprimere i nostri sentimenti o per i momenti importanti. Ma dietro questa strategia apparentemente innocente si nasconde una perdita sottile e profonda che ci colpisce a livello emotivo e relazionale, spesso senza che ce ne rendiamo conto.

Da un punto di vista psicologico, la procrastinazione può essere vista come un meccanismo di difesa contro il disagio emotivo. Evitiamo una discussione difficile o una decisione importante perché, a livello inconscio, cerchiamo di sfuggire al dolore associato. In questo modo, cerchiamo di proteggerci dalle perdite immediate, ma paradossalmente ne creiamo di nuove. Questo evitamento ci impedisce di vivere pienamente il presente e ci fa perdere momenti preziosi che non torneranno mai più.

Un aspetto fondamentale è la consapevolezza di questi meccanismi di difesa e del loro impatto a lungo termine. La procrastinazione non è semplicemente un atto di ritardo, ma può riflettere una profonda paura di affrontare le nostre vere emozioni. Attraverso la terapia, impariamo a riconoscere queste paure e ad affrontarle in modo sano e costruttivo.

Uno strumento terapeutico efficace per affrontare questi blocchi emotivi è l’EMDR (Eye Movement Desensitisation and Reprocessing). Questa tecnica viene utilizzata per trattare i traumi e i ricordi irrisolti che influenzano i comportamenti attuali, come la procrastinazione. Grazie all’EMDR, possiamo desensibilizzare i ricordi dolorosi che alimentano la paura della perdita e rielaborarli in modo che non ci impediscano più di vivere il presente. Questa terapia aiuta a liberare il fardello del passato e ci permette di vivere senza la paura di perdere di nuovo.

L’EMDR si concentra sulla trasformazione delle esperienze passate che ci tengono intrappolati in comportamenti di evitamento. Modellando le nostre reazioni emotive ai ricordi dolorosi, l’EMDR ci permette di affrontare più facilmente il presente e di agire senza essere paralizzati dalla paura della perdita.

Attraverso la terapia, impariamo che la procrastinazione non è un semplice ritardo, ma una costante perdita di opportunità. Perdiamo momenti unici con i nostri cari, occasioni per esprimere i nostri sentimenti e alla fine ci perdiamo in un mondo di rimpianti e di “e se”. Le nostre relazioni soffrono e i legami che avrebbero potuto essere rafforzati si sgretolano sotto il peso del silenzio e della distanza emotiva.

Integrando l’EMDR nel processo terapeutico, possiamo liberarci da queste perdite nascoste. La terapia ci aiuta ad affrontare il passato, a elaborarlo e a guarire per poter vivere il presente con più coraggio e autenticità. In questo modo, ogni momento diventa un’opportunità per vivere pienamente, senza il peso di un “dopo” che non è nostro. La vita è come un fiume che scorre, e la terapia ci aiuta a liberarci dalle pietre che interrompono questo flusso naturale, dandoci la possibilità di vivere veramente nel presente.