Non dare la colpa al clown perché si comporta da clown. Dai la colpa a te stesso per aver scelto di andare al circo!

Questa frase, apparentemente semplice, racchiude una profonda verità psicologica: spesso le persone tendono a rivolgere la propria frustrazione verso l’esterno, invece di assumersi la responsabilità delle proprie scelte. In psicologia, questa inclinazione si chiama “esternalizzazione” — ovvero la tendenza a proiettare cause e colpe su chi ci circonda, piuttosto che rivolgere lo sguardo verso noi stessi. Un approccio simile ci può mantenere bloccati in schemi ripetitivi e relazioni tossiche, poiché evitiamo di chiederci perché continuiamo a ritornare al “circo”.

L’attrazione del “circo”: perché ci ritroviamo in situazioni simili?

Ognuno di noi porta con sé un bagaglio di esperienze, valori, credenze e abitudini che influenzano le nostre scelte, talvolta in modo inconsapevole. Ed è proprio questa mancanza di consapevolezza che ci può spingere a rivivere contesti che non ci fanno bene. Ad esempio, se una persona ha vissuto situazioni instabili, potrebbe sentirsi attratta dagli stessi modelli di relazione da adulta, semplicemente perché le sono familiari. Il “circo” diventa quindi una metafora per tutte quelle situazioni e persone che ci offrono un’illusoria zona di comfort, ma che in realtà ci feriscono nel lungo termine.

Accettare la responsabilità delle proprie scelte

Diventare consapevoli dei propri schemi comportamentali è un primo passo per liberarsi dal loro controllo. Invece di puntare il dito contro i “clown” della nostra vita, dobbiamo guardare più in profondità e chiederci perché continuiamo a tornare verso le stesse esperienze dolorose. Questo non significa auto-colpevolizzarsi, ma piuttosto assumere un ruolo attivo nel dare forma alla nostra vita. È un processo di apprendimento e di continuo aggiustamento, che richiede riflessione e introspezione.

La forza di dire “no”

Molti di noi si trovano in situazioni difficili perché hanno paura di rifiutare ciò che viene loro offerto. Può trattarsi della paura di essere respinti, del desiderio di essere accettati o della pressione sociale a non apparire “scortesi.” Eppure, la capacità di dire “no” è fondamentale per preservare la nostra salute mentale ed emotiva. A volte possiamo sentirci intrappolati in compromessi che non ci fanno bene, e il clown continua il suo spettacolo semplicemente perché scegliamo di restare a guardare.

Il percorso verso la consapevolezza: l’importanza della terapia individuale

Per evitare di trovarci costantemente in situazioni che ci danneggiano, è fondamentale intraprendere un percorso di auto-conoscenza e di sviluppo personale. La terapia individuale offre uno spazio sicuro e confidenziale in cui possiamo esplorare le nostre scelte e i nostri schemi, senza timore di essere giudicati. Uno psicologo può aiutarci a comprendere perché siamo attratti da certi contesti e come possiamo rompere i cicli negativi nella nostra vita.

Attraverso la terapia, impariamo ad assumerci la responsabilità delle nostre scelte, a riconoscere i nostri meccanismi di difesa e a sviluppare nuovi modi per affrontare le sfide della vita. È un percorso di auto-scoperta che può aiutarci a liberarci dai vecchi schemi e a costruire una vita più sana, autentica e ricca di significato.